«Occorre tenere a mente le storie dei tanti bambini e ragazzi morti senza un motivo sotto i colpi feroci delle mafie»

Domenico Gabriele, noto come Dodò, è un bambino di 11 anni quando la sua vita viene tragicamente interrotta il 25 giugno 2009 a Crotone, in Calabria.

Si trovava in un campo da calcetto insieme a degli amici. Da luogo di gioia e spensieratezza, il campetto si trasforma nel teatro di tragedia. A  stroncare i suoi sogni due sicari. Il loro obbiettivo era Gabriele Marrazzo (emergente della mala locale), ucciso sul colpo, ma i due killer sparando all’impazzata feriscono anche altre nove persone, fra cui il piccolo Dodò.

Dodò è ferito, ma vivo. Inizia un'ospedalizzazione che sarebbe durata tre mesi, durante la quale Dodò non avrebbe mai ripreso conoscenza: viene operato prima al fegato e poi al cervello. Ma senza successo, il piccolo muore il 20 settembre dello stesso anno. Domenico Gabriele è stato ucciso dalla ‘ndrangheta da due mafiosi che saranno poi condannati in via definitiva all’ergastolo.

 

 

I genitori di Dodò, rimarranno sempre al suo fianco. E dopo la morte del figlio hanno trovato la forza di dedicare la loro vita alla memoria, alla testimonianza e all’impegno sociale. Grazie a loro impegno la vicenda di Domenico diventa nota al grande pubblico, scuotendo profondamente l'opinione pubblica italiana, e diventando un potente simbolo della lotta contro la criminalità organizzata. Il suo nome è stato associato a numerose iniziative e manifestazioni contro la mafia, che hanno visto la partecipazione di migliaia di persone determinate a combattere l'omertà e la violenza che affliggono la società.

Approfodimenti

Da sapere

 

- Nel settembre 2016 Giovanni e Francesca Gabriele hanno dato vita all'Associazione Dodò, con l’obiettivo di contribuire alla crescita della coscienza civile e dello spirito sociale di Crotone e della Calabria tutta.

Da leggere

 

- Al posto sbagliato: storie di bambini vittime di mafia, di Palermo Bruno, Rubbettino, 2016. Raccoglie le tragiche vicende di Dodò e molti altri minori uccisi dalla criminalità organizzata.