«Anna ha un vero e proprio diritto al ricordo, un diritto che restituisce “dignità” a ogni nome che ricordiamo, che rappresenta la promessa ad Anna che non dimenticheremo la sua storia, i suoi progetti di vita, portando con noi i suoi sogni e rendendoli vitale pungolo del nostro impegno quotidiano».
Anna Nocera nasce a Palermo nel 1861, da una famiglia di umili origini. Inizia a lavorare fin da giovane e trova lavoro come donna di servizio dagli Amoroso, famiglia mafiosa di Porta Montalto.
Lei però non ne era a conoscenza.
Uno dei figli della famiglia, Leonardo, s'interessa fin da subito alla ragazza e inizia a corteggiarla, e nonostante le buone maniere di Anna nel non fare caso ai comportamenti del ragazzo si trova costretta a smettere di lavorare, poiché spaventata. Purtroppo per lei, però si trova costretta a tornare a lavorare per la famiglia Amoroso a causa delle difficoltà economiche. Leonardo continuerà a importunare la ragazza e lei si troverà costretta a cedere, restando incinta alla giovane età di 17 anni. Cercherà rimedio chiedendo a Leonardo di sposarla, ma questo sfocerà in una situazione tragica.
La mattina del 10 marzo 1878 Anna esce di casa come tutti i giorni per andare al lavoro, ma a differenza degli altri giorni non fece più ritorno dalla sua famiglia. Sparirà misteriosamente con il suo bambino in grembo. Leonardo aveva deciso di risolvere il problema facendola sparire.
Il padre di Anna, dopo giorni di ricerca, capisce che sua figlia è stata uccisa e intuisce che è stato Leonardo. Decidendo di prendere in mano la situazione il padre si reca dal ragazzo e gli chiede che fine avesse fatto sua figlia, Leonardo lo minaccia dichiarando che se avesse fatto parola con le forze dell’ordine avrebbe ucciso anche lui.
Il 29 agosto del 1883 inizierà il processo ai fratelli Amoroso, i quali vennero accusati di nove omicidi e fra questi quello della giovane donna Anna Nocera, il cui corpo non sarà mai ritrovato.
Il nome di questa ragazza innocente è ricordato insieme alle innumerevoli vittime della mafia.
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