Pio La Torre politico e sindacalista italiano, ha dedicato la sua carriera a combattere le ingiustizie. Entrato in Parlamento nel 1972, nell'82 diventa il promotore di una legge che prevede la confisca dei beni mafiosi, la cosiddetta legge Rognoni-La Torre.
Nasce a Palermo nel 1927 e cresce insieme a 5 fratelli in una famiglia contadina, ambiente dove matura ben presto interesse per le lotte sociali e impegno civile. Aderisce infatti alle lotte dei braccianti siciliani per il diritto alla coltivazione delle terre, partecipando ad occupazioni dimostrative e lanciando lo slogan La Terra a tutti. La protesta guidata da Pio La Torre nel 1949 prevedeva infatti la confisca delle terre incolte e l'assegnazione in parti uguali a tutti i contadini che ne avessero bisogno.
Nel corso degli scontri di quegli anni La Torre viene anche arrestato come dissidente, ma all'uscita della detenzione non si arrende e riprendere la sua partecipazione alle lotte contadine. Negli anni 60 del Novecento diventa segretario regionale della CGIL e poi del PCI regionale. In meno di 10 anni diventa deputato alla Camera nel collegio Sicilia occidentale dove resterà per 3 legislature, e sin da subito si occupa di agricoltura, partecipando alle commissioni Bilancio e Agricoltura e della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia in Sicilia.
Proprio all'interno di questa commissione porterà avanti il suo lavoro più importante, giungendo alla presentazione di una proposta di legge volta all'inserimento nel codice penale del reato di associazione mafiosa, fino a quel momento non passibile di condanna. La proposta prevedeva inoltre la confisca dei beni riconducibili alle attività illecite dei condannati ed una volta approvata è divenuta nota come legge Rognoni-La Torre.
Nel 1981 rientra in Sicilia, dove assume l'incarico di segretario regionale del Pci ed intraprende la sua ultima battaglia politica contro l'installazione di missili Nato nella base militare di Comiso, vicino Ragusa, convinto che questa avrebbe rappresentato una minaccia per la pace nel mar Mediterraneo.
La mattina del 30 aprile 1982 viene assassinato a Palermo mentre sta raggiungendo la sede del partito a Via Turba a bordo di una macchina guidata dal compagno di partito Rosario Di Salvo, che perde la vita insieme a lui. Dopo il delitto, arrivarono rivendicazioni telefoniche dell'agguato da parte delle Brigate Rosse e di Prima Linea, ma non vennero considerate attendibili.
Approfondimenti
Il quadro delle sentenze sul caso La Torre ha permesso di individuare nel suo impegno all'antimafia la causa determinante della condanna a morte.
Nel gennaio 2007 la Corte d'Assise d'Appello di Palermo ha emesso l'ultima di una serie di sentenze che ha portato a individuare gli autori materiali dell'omicidio. Dalle rivelazioni di un collaboratore di giustizia, è stato peraltro possibile identificare i mandanti dell'omicidio nelle persone di Salvatore Riina, Bernardo Provenzano, Pippo Calò, Bernardo Brusca e Antonino Geraci.
L' archivio di Pio La Torre è conservato all'Istituto Gramsci di Palermo, dove è stato versato nel 1983 dalla moglie Giuseppina Zacco La Torre. Il fondo comprende documentazione relativa all'attività del Pci e altri partiti, organizzazioni sindacali e associazioni di massa operanti nel territorio. Inoltre, è presente documentazione relativa all'autonomia siciliana, alla questione meridionale, ai problemi della ricostruzione e dello sviluppo delle zone della Campania e della Basilicata colpite dal sisma del novembre 1980, nonché scritti e discorsi di La Torre e altri politici.
Nel maggio del 1986, nasce ad Alcamo il Centro di studi e iniziative culturali “Pio La Torre”, creato con lo scopo di valorizzare il patrimonio ideale e politico costituito dalla vita e dall'opera del sindacalista siciliano.
Nel 2012, per Edizioni Flaccovio, esce il volume Pio La Torre di Vito Lo Monaco e Vincenzo Vasile. Dello stesso anno anche il libro Chi ha ucciso Pio La Torre? di Paolo Mondani e Armando Sorrentino e Perché è stato ucciso Pio La Torre? di Nino Caleca e Elio Sanfilippo.
Nel 2017 esce il libro Ecco chi sei. Pio La Torre, nostro padre. scritto dai figli Filippo e Franco con Riccardo Ferrigato e con la prefazione del regista Giuseppe Tornatore.